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Lo sviluppo delle abilità cognitive

CHE COSA SONO LE ABILITÀ COGNITIVE?

Le abilità cognitive comprendono tutti i processi attraverso i quali riconosciamo, percepiamo, prestiamo attenzione, memorizziamo, manteniamo, controlliamo e manipoliamo informazioni e sono coinvolte in qualsiasi compito affrontiamo, dal più semplice al più complesso. Facciamo un esempio e pensiamo ad una semplice azione quotidiana come “rispondere al telefono”. Questo compito, che appare semplice ed automatico, coinvolge diverse abilità cognitive: la percezione (sentire lo squillo del telefono), attenzione (isolare lo squillo da tutti gli altri suoni presenti), la presa di decisione, detta anche decision making (rispondere o no), le abilità motorie (alzare la cornetta), abilità linguistiche (parlare e capire cosa ci viene detto), le abilità sociali (interpretare il tono di voce e interagire in modo appropriato).

QUAL È LA LORO ORIGINE?

Lo psicologo e pedagogista svizzero Jean Piaget ha dedicato la sua carriera allo studio dei processi cognitivi coinvolti nella costruzione della conoscenza. In altre parole Piaget si è da sempre dedicato allo studio delle origini della conoscenza umana e dei meccanismi psicologici che consentono il suo realizzarsi, ovvero i i processi cognitivi.

COME POSSONO GLI ORGANISMI VIVENTI ADATTARSI AL LORO AMBIENTE?

Pur non negando che alcune abilità sono apprese e altre innate, Piaget considera l’individuo attivo costruttore delle proprie conoscenze: il nostro organismo si modifica interagendo con l’ambiente che lo circonda. Sono due i meccanismi che permettono questo scambio individuo-ambiente promuovendo lo sviluppo cognitivo:

  1. ASSIMILAZIONE: ovvero ogni volta che incorporiamo qualcosa dal mondo esterno e lo facciamo nostro, lo interpretiamo in base alle nostre credenze.
  2. ACCOMODAMENTO: ovvero quando modifichiamo noi stessi in funzione della realtà assimilata. Ci adeguiamo quindi alle novità.

Il giusto equilibrio tra le due, tra la tendenza alla conservazione e quella alle novità, ci permette di adattarci in modo funzionale all’ambiente circostante e di sviluppare la forma più alta di adattamento: l’INTELLIGENZA.

Quali sono gli stadi dello sviluppo cognitivo?

Lo SVILUPPO INTELLETTUALE inizia fin dalle prime fasi di vita del bambino, dalla sua nascita. Può seguire un andamento continuo ma è anche un fenomeno discontinuo, costituito da una serie di fasi in continua evoluzione.

LO STADIO SENSOMOTORIO, riguarda i primi 2 anni di vita del bambino.

In questa fase il bambino interagisce con il mondo attraverso i materiali, comprende l’ambiente circostante in base a ciò che può fare con gli oggetti che lo circondano e con le informazioni che può raccogliere attraverso i cinque sensi acquisendo schemi motori sempre più numerosi e complessi.

LO STADIO PREOPERATORIO, va dai 2 ai 7 anni.

In questa fase il bambino inizia a rappresentarsi mentalmente gli oggetti, utilizza i simboli ovvero parole e immagini mentali (il gioco del “facciamo finta che…”). Ora il bambino riesce a rappresentarsi la realtà mentalmente, non è più necessario compiere le azioni. Tuttavia il pensiero è ancora strettamente legato a ciò che viene percepito, non va oltre all’apparenza. 

LO STADIO DELLE OPERAZIONI CONCRETE, dai 7 ai 12 anni.

Qui compare il pensiero logico e la capacità di compiere operazioni mentali. La logica fa un grande balzo in avanti con lo sviluppo delle nuove potenti operazioni mentali, come le addizioni, le sottrazioni e le inclusioni di classi. Il bambino è ancora legato a esperienze specifiche, ma è in grado di fare manipolazioni sia reali che immaginarie.

LO STADIO DELLE OPERAZIONI FORMALI, dai 12 anni in poi.

Nell’ultima fase il bambino è capace di organizzare le conoscenze in modo sistematico e pensa in termini ipotetico-deduttivi. In questo stadio diventa capace di manipolare sia le idee che gli eventi o gli oggetti. Può immaginare e pensare cose che non ha mai visto o che non sono ancora accadute, può organizzare idee o oggetti in modo sistematico e pensare in modo deduttivo.

In ogni fase dello sviluppo cognitivo del bambino ci saranno sempre alcuni elementi verso i quali possiamo porre un occhio di riguardo, stimolandoli e incentivandoli. Stiamo parlando dei FATTORI DELLO SVILUPPO, che incideranno e influenzeranno inevitabilmente la naturale evoluzione cognitiva:

  • Lo sviluppo biologico del bambino e la maturazione del suo sistema nervoso
  • L’esperienza acquisita, le esperienze compiute sulla realtà
  • L’interazione sociale, le relazioni con i pari e l’utilizzo del linguaggio che ne consegue 

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